Fondamentale compagno di viaggio per un kiter è la borsa in cui è stivata tutta l’attrezzatura: ali, tavole, trapezio, pompa e accessori vari. Ecco una serie di consigli pratici e qualche trucco per prepararla al meglio, proteggerla e ridurre i costi del trasporto.
Avete scelto la destinazione esotica per il vostro prossimo kitecamp, avete il biglietto dell’aereo in tasca e giustamente l’entusiasmo è alle stelle. Un buon viaggio da kiter tuttavia comincia ben prima della partenza, quando bisogna preparare tutto l’occorrente per le vostre giornate in acqua: il quiver di vele, le tavole, le barre e tutti quegli accessori necessari per utilizzare l’attrezzatura e dare il meglio durante le vostre sessions. È il momento di fare il kitebag, ossia la sacca che conterrà tutti i vostri preziosi “giocattoli” e che diventerà il vostro compagno di viaggio.
Ecco allora una serie di consigli pratici e trucchi per allestire al meglio questo bagaglio in vista del suo trasporto in aereo e durante gli eventuali trasferimenti a terra.
Quale kitebag portare in vacanza?
L’imballaggio dell’attrezzatura da kitesurf condiziona il vostro viaggio, può influire sul costo del biglietto aereo e soprattutto vi permette di portare con voi anche in zone remote e isolate tutti quegli accessori a cui siete abituati e che vi consentiranno di uscire in qualunque condizione. Meglio allora prendersi un po’ di tempo qualche giorno prima della partenza per preparare tutto con ordine, magari con l’aiuto di una check list da spuntare via via che è tutto pronto.
Partiamo proprio dal kitebag, le sue dimensioni e il suo peso. Quale sacca da viaggio scegliere? Nella scelta di u kitebag ci sono vari fattori da valutare. Prima di tutto il tipo e la quantità di attrezzatura che abbiamo intenzione di portare con noi: quante tavole e di che tipo e misura, quante vele, quanti e quali accessori. Il peso e l’imbottitura della sacca sono fattori altrettanto fondamentali da valutare insieme alla capienza. Diciamo che una sacca base, sufficiente per contenere almeno 2-3 vele (misure 7, 9 e 12 m), una tavola twintip, trapezio, muta, pompa e altri piccoli oggetti, può essere lunga 1,60 metri, profonda 30 cm e larga 50 cm, per 5 chilogrammi di peso.
Le dimensioni contano, ma anche i costi del trasporto
Naturalmente se per le condizioni dello spot avete bisogno di più vele o decidete di portare con voi anche un surfino o un hydrofoil, dovete optare per sacche più grandi. Il mercato offre kitebag anche molto capienti fino a 2 metri di lunghezza, con più scomparti e maniglie su ogni lato. Tenete presente tuttavia che a dimensioni maggiori corrispondono costi di trasporto maggiori, oltre che maggiore fatica per voi.
I regolamenti e i relativi prezzi sul trasporto dell’attrezzatura da kitesurf in aereo variano da una compagnia aerea all’altra. Alcune compagnie non applicano nessun sovrapprezzo, a patto di rispettare la franchigia bagaglio, mentre altre compagnie aeree fanno pagare molto caro il trasporto dell’attrezzatura sportiva; alcune permettono di trasportare gratuitamente una sacca di peso non superiore ai 23 chilogrammi, altre ancora hanno limiti di lunghezza. Per questo il consiglio prima di ogni volo è di leggere attentamente il regolamento della compagnia aerea.
Una borsa con le ruote non la rimpiangerete
Altro fattore da valutare nella scelta del kitebag sono le ruote. La presenza o meno delle ruote incide molto sul peso della sacca, però è evidente che sono utili, soprattutto se all’interno della sacca prevedete di riporre parecchio materiale. In generale sollevare e portarsi in giro una sacca di 20 chilogrammi è una faticaccia, soprattutto quando si deve correre dentro un terminal per uno scalo o anche per spostare la sacca dal parcheggio all’imbarco o ancora camminando su strade in salita. È evidente che un paio di ruote aiutano, a meno che non cerchiate una sacca per andar via pochi giorni e con poca attrezzatura, allora potete anche rinunciare alle ruote per stare più leggeri e risparmiare sul prezzo. Altrimenti via con le ruote!
Una’ultima curiosità: molte sacche da kitesurf hanno sopra la scritta “Golf”. Il motivo è che alcune compagnie aeree non applicano tariffe extra per il trasporto di attrezzatura da golf, mentre si paga per il trasporto di kitesurf. In realtà è un eventualità piuttosto rara e vale solo per poche tratte. In ogni caso a volte funziona e se la scritta “Golf” sul vostro kitebag non vi disturba, può valere la pena provare.
Come stivare e proteggere l’attrezzatura
Una volta scelta la sacca, è ora di riempirla con tutta l’attrezzatura avendo cura di proteggere il tutto accuratamente. Come sapete gli addetti al trasporto aereo a volte non ci vanno leggeri con queste sacche sbattendole e strusciandole da ogni parte. Una buona imbottitura del kitebag è sempre un valore aggiunto. Ma è sempre meglio essere previdenti e aggiungere protezioni, in particolare per le tavole: si può usare cartone, plastica multibolle, gomma o polistirolo. Se viaggiate con la twintip la protezione offerta dalla sacca può essere sufficiente, mentre con un surfino o una tavola tipo “skate” dovete aggiungere imbottitura extra.
Le tavole essendo rigide e pesanti vanno messe per prime nella sacca avendo cura di togliere eventuali maniglie, pinne e anche le straps riponendo le stesse e le rispettive viti con cacciavite o accessorio multitool in un apposito sacchetto a parte. Dopodiché si passa alle vele. Il consiglio è di eliminare le sacche e portarne con sé solo una, magari la più grande per trasportare il kite dall’alloggio alla spiaggia. Non dimenticatevi però i rispettivi kit di riparazione. Assicuratevi che i vostri kite siano completamente sgonfi e che tutte le valvole siano aperte. Dopodiché piegateli o arrotolateli senza stringerli o schiacciarli troppo. Attenzione alle pinnette o ai ganci del trapezio che comprimendosi per molte ore possono danneggiarle.
Peso, check-in e dati personali
Dopodiché non resta che aggiungere il trapezio e la pompa. Riguardo quest’ultima è importante smontare almeno il tubo flessibile con le relative bocchette e gli adattatori. Altri accessori come la muta, i calzari, le magliette lycra e i costumi da bagno possono essere stivati strategicamente in modo da proteggere ulteriormente i punti delicati e riempire tutta la sacca per evitare che si sposti tutto durante i transfert.
Un ultimo suggerimento, quando il kitebag è pronto, è di pesarlo per essere sicuri di rientrare nei parametri del biglietto di viaggio, chiudere le zip con dei mini lucchetti e apporre un’etichetta sulla borsa con i vostri dati personali. Sarebbe sempre meglio effettuare il check-in online includendo la propria attrezzatura sportiva in anticipo, dopodiché al desk dei bagagli fuori misura basta essere gentili e fare un sorriso. Dopo il volo, quando recuperate la vostra attrezzatura, aprite il kitebag e verificate attentamente che non ci siano rotture. In caso di problemi, qualunque contestazione dovrà esser fatta all’ufficio “Lost and Found” dell’aereoporto, prima di uscire. Se è tutto a posto il kitecamp finalmente può iniziare. Buone sessions!